(PepperBit) La medicina omeosinergetica

La notizia, di qualche giorno fa, riguarda un bambino, morto per cure inadeguate: i genitori gli avrebbero somministrato nient’altro che preparati alternativi, causandone il deperimento e un quadro clinico che lo ha portato al decesso. Il padre è un medico omeopata di Lecce, psicoterapeuta, ex responsabile del Centro dell’Istituto di dinamica comportamentale di Ferrara, dove ha lavorato 20 anni, e presidente onorario dell’Amos, l’accademia nazionale di medicina omeosinergetica, di cui è il padre ideatore.

Ma che cos’è la medicina omeosinergetica? La pagina web www.medicinaomeosinergetica.net spiega che è la medicina della consapevolezza, che ‘si propone di riequilibrare l’energia vitale del paziente per la salute dell’anima e del corpo, non solo con la somministrazione di rimedi omotossicologici particolarmente formulati, ma anche attraverso l’accettazione di atteggiamenti o comportamenti altrui simili (omeo), che sono sintonici,armonici (sin) alla consapevolezza ed al ritrovamento di se stessi; inoltre si propone di facilitare la presa di coscienza dello Spirito che dimora in ogni essere umano come energia di vita (energia)’.

Meraviglioso. La malattia è solo la spia di una disarmonia comportamentale, di un turbamento dell’anima e del cuore, che va dunque curata tramite ‘la reintegrazione dell’equilibrio globale del paziente e solo in un secondo momento con farmaci omeosinergetici, a basse diluizioni, che agiscono a livello energetico informazionale, disintossicando, e a livello fisico, stimolando le risposte immunitarie’. Ovviamente, ci sono anche sette leggi, sette da seguire, tra cui quella del ‘tutto è perfetto’ e quella del ‘tutto è uno’. Seguono le foto di una decina di persone che ridono, vanno in vacanza, escono a pranzo insieme e un elenco di dodici medici (in realtà i medici sono solo sette, gli altri sono farmacisti, naturopati e massoterapisti; in ogni caso quei sette medici andrebbero espulsi dall’ordine e basta) a cui potete rivolgervi per le cure del caso (non fatelo). La dicitura del sito ci dice che è un sito di medicina, in realtà se si va a leggere lo statuto dell’A.M.O.S. si scopre che si tratta di un’associazione culturale, che a tratti acquisisce le terrificanti sembianze di una setta, che conta tre nuclei famigliari di adepti e altri seguaci sparsi per l’Italia. Come faccia poi un’associazione culturale a tenere una scuola di durata triennale per formare medici, veterinari, biologi e qualsiasi figura operante nel sistema socio-sanitario è un affascinante quesito.

Dopo la morte di Luca, il figlio del medico fondatore, sulla homepage del sito si leggono queste parole di cordoglio: ‘a lui va tutto il nostro appoggio e la nostra assoluta fiducia, nella consapevolezza che il suo lavoro ha sempre sostenuto l’integrazione di tutti i saperi che sono a disposizione del medico.  Egli incarna la figura del medico che, avendo come unico obiettivo il benessere del paziente, utilizza tutte le competenze in suo possesso per raggiungere tale scopo’. Dando per scontato che il dottore in questione non credeva di far del male al ragazzino, né ne aveva l’intenzione, e sorvolando sulla drammaticità dell’accaduto, viene da chiedersi come si possa dire che ‘ha sempre sostenuto l’integrazione di tutti i saperi che sono a disposizione di un medico’. Perché pare che qui si faccia confusione tra sapere e opinione, tra fede e medicina (che poi la fede sia un’ottima medicina in certi casi, è un altro discorso), tra voler credere e voler capire, imparare, curare. I termini criptici, le leggi da santone indiano, i principi assolutamente arbitrari e privi di qualsiasi fondatezza scientifica, la mescolanza di nozioni mediche con neologismi ai limiti del caricaturale allontanano tristemente dalle parole di cui sopra e restituiscono un quadro terrificante.